Qualche riflessione sul comportamento dell’amministrazione comunale….



Non bastavano il Video – red, l’aumento delle strisce blu estese a macchia d’olio in tutto il centro storico, i pilotini, il proposito delle telecamere installate nella zona a traffico limitato per sbancare il botteghino con raffiche di multe, la beffa dei posti auto fantasma fatti pagare sebbene inesistenti nella zona Ztl, la cancellazione dei parcheggi bianchi in via del Lazzaretto, per giunta senza aver precedentemente avvisato i diretti interessati, tutto questo evidentemente non bastava; eh no, perché come benservito di Natale l’amministrazione ha deciso di far levare le tende ad alcuni commercianti del centro storico, rei di essersi insediati da diverso tempo nel pericolante Palazzo Perticari.
Ha vinto il Comune, come si legge dai giornali, ma mi chiedo che vittoria sia aver imposto a questi commercianti un trasloco certo non semplice né immediato proprio nel periodo natalizio, il più vantaggioso per loro, che speravano di tirare un po’ il fiato dalla crisi e che invece dovranno rinunciare a metà dell’incasso annuale.
Bella vittoria, sì; ma una domanda sorge legittima: non è una novità la pericolosità di Palazzo Perticari, come mai si è deciso di intervenire proprio ora e non, magari, qualche settimana fa, consentendo così ai commercianti di adeguarsi allo sfratto imposto?
Una risposta forse c’è, e va cercata a mio parere nella “tempestività” con la quale l’amministrazione da sempre dà il via libera alle sue incredibili imprese, ne sono un esempio, ce lo ricordiamo tutti, i lavori intrapresi tempo fa sul lungomare e lungo foglia proprio d’estate, con una puntualità degna del miglior orologio svizzero.
Noi tutti siamo stanchi di questi atteggiamenti, i giovani ancora di più nel (non)vivere un centro storico impoverito di spazi e luoghi di ritrovo nei giorni dell’anno che non coincidano con il Natale o le feste imposte, per questo confidiamo che i cittadini sappiano, in buona coscienza, votare per chi desidera il cambiamento, per una città finalmente diversa.

Sara Marino

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