Perchè sembra che i giovani siano tutti di sinistra?

Partendo dalla premessa, che parlare oggi di destra e di sinistra non ha molto senso, o meglio ha senso se li intediamo come contenitori più che contenuti, in Italia rispetto agli altri paesi europei si registra la più alta percentuale di giovani che si identificano nella dicotomia destra-sinistra. Spesso i giovani si identificano a destra o a sinistra senza conoscere l'universo ideologico che esiste dietro questi due termini. Basta dire: sei di destra quindi fascista, sei di sinistra quindi comunista?
No, ovviamente, anche perchè le espressioni destra e sinistra sono nate molto prima di fascimo e di comunismo. Quindi i loro contenuti sono messi in discussione continuamente e servono più che altro alla sopravvivenza della politica: i partiti possono capire con cui allearsi e gli elettori scelgono con più facilità chi votare. A livello teorico, non ci dovrebbe essere nessuna differenza tra una persona che si dichiara di destra e una che si dichiara di sinitra, come avviene negli Stati Uniti, in cui ogni cittadino è fiero di essere o democratico o repubblicano, senza nulla da nascondere. In Italia non avviene. Nella nostra realtà comunale...lasciamo perdere.
Abbiamo una situazione di maggioranza silenziosa e superiorità morale: da parte delle persone di destra, in particolare da parte dei giovani, c'è quasi la vergogna di professarsi tale, perchè l'essere di sinitra è percepito come un fatto naturale, di moda e come tutte le mode, da seguire. La maggioranza silenziosa sta cominciando a farsi sentire: non deve essere una questione di vendetta, ma semplicemente un fatto di rispetto: anche chi è di destra ha diritto a esserlo.
La nostra piccola realtà pesarese del Pdl Giovani è un inizio...per portare a dei cambiamenti, da qualche parte bisogna pure cominciare e non solo noi per fortuna, basta vedere ciò che sta accadendo all' Università Sapienza di Roma.
Forse le mode stanno cambiando.

Gian Piero Marchisella

Nessun commento: